martedì 29 marzo 2011

Ho ricevuto un premio, che onore!!

Che emozione! Ho ricevuto un premio! E ringrazio Anna per avermelo dato! Bello accorgersi che via web si possano trasmettere anche pensieri, sensazioni, emozioni e sentimenti...
Anna è una bella persona, che coltiva la sua passione per la cucina e nello stesso tempo riveste il ruolo di moglie e mamma di quattro figli... arrossisco al pensiero che lei premi me! Grazie di cuore!

domenica 20 marzo 2011

Cenetta che attira la primavera... speriamo!


Queste di oggi non si possono chiamare ricette perché, come si evince dalle foto, di cucinato c'è davvero pochissimo... e poi in questi giorni il mio piccolo non sta tanto bene e di cucinare non ho avuto davvero il tempo! Non mi sembra vero adesso di poter essere un attimo al pc, lui sta riposando ed io tiro il fiato mezz'ora... Purtoppo un febbrone pazzesco e una tosse bruttissima ci hanno costretto a fare indagini più approfondite e abbiamo scoperto, con una lastra, due focolai di polmonite! :-(( Ora siamo a metà di una cura a base di iniezioni terribili che mi straziano il cuore...

Qualche sera fa, una come tante di questo inverno freddo e piovoso, tanto per esorcizzare questo senso di grigiore, ho pensato di creare una cenetta veloce ma colorata. Le zucchine non sono tanto di stagione, ma a Giacomo piacciono (sì, gli piace una cosa!!) e così a volte le prendo. Le ho semplicemente arrostite sulla piastra e ho creato degli spiedini alternando zucchine (condite con sale, olio e pepe), nodini di mozzarella e pomodorini. Questi spiedini li abbiamo mangiati come antipasto, ovviamente tenendoli in mano, senza usare le forchette; e abbiamo poi proseguito la nostra cenetta con una bella fettona di questa focaccia:


Anche in questo caso l'abbiamo mangiata a morsi, tenendone un pezzo con il tovagliolino...
Non so voi ma qui a casa siamo un po' stufi di zuppe e minestroni! E' vero che scaldano ma dopo mesi di utilizzo del cucchiaio non se ne può più...! chissà se mangiando in questo modo la primavera, che inizierebbe domani da calendario, avrà voglia di arrivare davvero!!

Per preparare questa focaccia ho usato della pasta per pizza già pronta (non me ne vogliano le puriste degli impasti lievitati...) e l'ho stesa bene in un rettangolo. Su metà di essa ho messo delle bietoline saltate precedentemente in padella con uno spicchio di aglio, dell'olio e un misurino di dado granulare senza glutammato. Ho spolverato di parmiggiano grattuggiato e ho ripiegato la metà vuota sulla verdura, sigillando con i rebbi di una forchetta i bordi. Ho messo in forno caldo per mezz'ora a 200 gradi, controllando comunque il grado di colorazione della pasta.

Inverno! Inverno! La senti questa voce??!.... "PUSSA VIA"!!

lunedì 14 marzo 2011

L'avventura delle polpette di tacchino


Buon inizio di settimana a tutti! La mia crociata contro l'inappetenza di Giacomo continua! All'asilo mangiucchia qualcosa ma non c'è una volta che finisca una porzione di qualsiasi cibo... il suo foglio che ricapitola il pranzo è sempre pieno di "poco", "assaggiato", "metà", "no", "solo frutta", ecc. Se mangia qualcosa, il più delle volte si tratta del contorno (insalata, pisellini, carote crude tagliate a fili... è proprio un bimbo dai gusti anomali!), la carne e il pesce proprio non riesce a mandarle giù! Poverino, forse è anche colpa della sua situazione dentale... gli sono spuntati solo i quattro incisivi superiori e i quattro inferiori... come fa a masticare la carne??!!

Visto che cerco di proporgli soprattutto carne bianca e solo poche volte quella rossa, e visto che la bistecca così com'è non se ne parla proprio che venga mangiata, ho adoperato delle carne di tacchino per preparare qualcosa di più divertente... Nel robot da cucina ho sminuzzato due fettine di fesa di tacchino, un uovo, del formaggio grattugiato, del prezzemolo, sale e un piccolo panino ammollato nel latte e strizzato (per rendere il composto bello morbido). Ho formato delle piccole polpette leggermente appiattite e le ho sistemate su carta da forno appena unta di olio, accanto a degli spicchi di patate insaporiti di sale e rosmarino. Per dare la forma alle polpette ho mantenuto le mani sempre bagnate con acqua tiepida, perché l'impasto era veramente morbido ed era complicato staccarlo dai palmi. Ho messo in forno per una mezz'ora a 180 gradi, finché il tutto non è diventato dorato.

Voi vi chiederete: "Giacomo avrà mangiato?"... la risposta è: "NO!"

Mi ha degnato del suo assaggio, sia delle patatine che delle polpette e, in un primo momento mi ha fatto cenno di sì con la testa, come se avesse finalmente mangiato il piatto che aspettava da quando è nato, con un bellissimo sorriso, mostrandomi la manciata di dentini che ha in bocca... poi con la manina mi ha fatto segno che "basta così, grazie!!".... e così è finita anche questa avventura (deludente e anche un po' avvilente) delle polpette di tacchino! Per fortuna che ci siamo io e Fernando che ci spazzoliamo tutto ciò che Giacomo scarta!

martedì 8 marzo 2011

Festa della donna... gluten free!

Non so se mi è già capitato di scriverlo, ma mia mamma è da poco a conoscenza di essere celiaca. Ultimamente ho letto di tante persone che lo sono diventate in età adulta e forse questo è dovuto al modo moderno di condurre la nostra vita, al tipo di alimentazione o allo stress che in ognuno di noi raggiunge livelli più o meno accentuati... Fatto sta che l'incidenza di questa malattia è di molto aumentata e, finché essa non viene diagnosticata, i disturbi che procura sono davvero dei più disparati, tanto che spesso non vengono riconosciuti come tali. Mia mamma ha trascorso anni (circa 10) in cui è stata davvero molto male, attaccata ad una flebo per avere il nutrimento e immobilizzata a letto; nessuno riusciva a trovare il motivo di tanta sofferenza e ovviamente nelle nostre menti si alternavano le ipotesi più terribili... Poi finalmente a qualcuno è venuto in mente di fare l'indagine specifica e allora la diagnosi è stata possibile: intolleranza al glutine. Lei ora sta benissimo, non ha più sofferto da quando dalla sua dieta ha bandito il glutine! Ormai in commercio esistono tanti alimenti per celiaci e quindi è abbastanza facile preparare dei pasti completi senza glutine.

Approfittando della sua visita a Parma, la scorsa settimana, ho voluto cimentarmi nella preparazione di qualcosa che festeggiasse le donne, tutte le donne: la Torta Mimosa Gluten Free!


Ingredienti pan di spagna:
  • 6 uova
  • 200 gr di zucchero
  • 180 gr di maizena
  • succo di mezzo limone
Preparazione:
In un contenitore montare per almeno 20 minuti (almeno 20, davvero!) le uova con lo zucchero, servendosi di uno sbattitore alla massima velocità. Aggiungere la maizena stacciata e il succo di limone, a mano, mescolando delicatamente per non far smontare tutto. Infornare in forno caldo a 180 gradi per 30 minuti, senza mai aprire. Prima di togliere dal forno lasciare il pan di spagna per 5 minuti all'interno del forno spento e con lo sportello socchiuso.

Ingredienti crema:
  • 500 ml di latte intero
  • 125 gr di zucchero
  • 40 gr di maizena
  • 4 tuorli
  • scorza di limone
Preparazione:
Riscaldare il latte con dentro la buccia intera di un limone. Mescolare tuorli e zucchero, aggiungere la maizena e diluire col latte caldo; rimettere tutto sul fuoco e mescolare in continuazione finché non si addensa.

Assemblaggio torta
Ingredienti:
  • un barattolo di ananas a fette
  • 250 ml di panna da montare
  • pan di spagna
  • crema pasticciera
Tagliare in due il pan di spagna e scavarne la mollica da entrambe le metà interne dei dischi. Bagnare la base scavata con il liquido di conservazione dell'ananas in barattolo. Sistemare dei pezzetti di ananas sulla base e coprire con la crema mista alla panna montata. Sistemare il secondo disco e procedere come prima, bagnando con il liquido e coprendo con ananas e crema e panna. Spalmare la crema e panna anche sui lati del pan di spagna. Formare delle briciole con la mollica asportata e spargerle sopra e sui lati della torta. Conservare in frigo per qualche ora, perché quando è compatta è più facile da tagliare e i sapori sono meglio amalgamati.

Auguri a tutte le donne che, mi dispiace per i maschietti, sono il vero motore del mondo!

martedì 1 marzo 2011

E' Carnevale! Facciamo due chiacchiere...?

Questa volta ho voluto provare ad utilizzare un libro che avevo sullo scaffale da un bel po'... Giaceva lì, immobile, guardato come una reliquia, quasi temuto... Tante volte avrei voluto usarlo, prendere spunto, ma poi mi bloccava una sorta di riverenza... allora desistevo! Poi è arrivato Carnevale e, complice il mio disordine che mi ha fatto perdere la ricetta delle chiacchiere che l'anno scorso erano venute buonissime, mi sono messa all'opera per cercarne una nuova! Ho guardato un po' su internet, sui vostri blog, ma poi mentre leggevo, ecco che ho pensato: "Voglio proprio esagerare! stavolta scomodo niente poco di meno che il Signor Artusi in persona!!". Mi fiondo sullo scaffale e con fare di sfida cerco nell'indice la ricetta... non la trovo subito, perché lui le chiacchiere le chiama cenci! Rapido sguardo agli ingredienti... "ok! Se pò fà! Artusi a noi due!"

Ingredienti:
  • 240 gr di farina 00
  • 20 gr di burro
  • 20 gr di zucchero
  • 2 uova
  • 1 cucchiaio di acquavite (io ho usato del limoncello)
  • un pizzico di sale
Procedimento:

Impastare tutti questi ingredienti formando una palla piuttosto soda, e lavorarla per un po'. Poi lasciarla riposare per mezz'ora in un canovaccio infarinato. Tirarla quanto più sottilmente possibile (io ho usato il nonna papera), e tagliarla con l'apposita rotellina creando delle strisce che sembrino degli stracci (i cenci appunto); sulle stesse praticare dei tagli per ripiegarle o intrecciarle in modo da dare movimento. Friggere in olio caldo facendo attenzione perché così sottili diventano scure in fretta! Cospargerle di zucchero a velo, una volta fredde!

Sono stupita di quanto siano venute buone! Meglio dello scorso anno! Devo utilizzare più spesso questo libro (La scienza in cucina e l'arte di mangiare bene) perché, nonostante siano ricette scritte nel 1881 (!!!) non sembrano così vecchie! Certo, qualche ingrediente deve essere sostituito (dove troveremmo la farina d'Ungheria??) ma credo si possa considerare l'idea di consultarlo prima di mettersi ai fornelli!
Evvai!! Ho fatto una ricetta dell'Artusi!!